Il pretesto del muro e del portone è molto vicino a quello dei manifesti, ma
anche a quello di certi paesaggi e si vedrà che è vicinissimo a quello delle
paludi. Cambiano i punti di vista, le angolazioni. Lo spazio orizzontale, cioè
che delinea un orizzonte, diventa verticale, a portata d'occhio; quasi un
confine o uno schermo che tuttavia costringe a mettere a fuoco il particolare,
il primo piano, che a sua volta contiene orizzonti che aspettano di essere
svelati.
La crepa, come l'irregolarità del legno, è una modulazione del rapporto tra
colori e materia che rompe uno schema, con la stessa efficacia di un controtempo
in un brano musicale, e produce di conseguenza un movimento, un'emozione, in
definitiva un racconto.
Giorgio Spada (per questo si parla di pretesti) usa i colori come parole che lo
aiutano a narrare storie non convenzionali come quelle di uomini e vicende
umane, ma raffinate di giochi tra il tempo e le cose. Come il tempo muta in
modo non meccanico le cose e come queste ultime tradiscono il tempo che le
modifica.
Ma non è solo questa la suggestione che un soggetto di questo tipo può
ispirare. Muri e portoni sono costruzioni dell’uomo, sono in qualche modo
barriere alzate dall’uomo a propria protezione e quindi escludono intromissioni
dall’esterno. La chiusura dell’orizzonte e l’isolamento dal mondo naturale o
civile sono il prezzo da pagare alla ricerca di un senso di sicurezza e di
intimità. Nel momento in cui queste barriere invecchiano, il mondo esterno
torna ad impadronirsi di quegli spazi che si volevano esclusivi. Quindi il
ferro della serratura o del catenaccio arrugginisce, l’intonaco si sgretola e
viene intaccato da muschi e muffe, il legno perde tono e tonicità. E
contemporaneamente qualcuno, dall’esterno, si riappropria dello spazio
incidendo o segnando quelle superfici. Con segni a volte incomprensibili, a
volte significativi. Come il gioco del tris, il gioco che non ha fine, che può
non avere un vincitore, elemento che compare spesso nei quadri degli anni ’80 e
che ha una forte valenza simbolica.
alcuni muri ...
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